Non ci sono spettacoli legati a questo evento.

TUTTI PAZZI A TEL AVIV-Tel Aviv on fire

97 min

Genere: Commedia

Lingua: ARABO-ISRAEL./ sottot. in italiano

Età 12 consigl.

Regia: Sameh Zoabi

Critica Con Tel Aviv on Fire - dice il regista - ho deciso di scrivere una storia che trattasse apertamente il tema delle prospettive divergenti. Il personaggio centrale è un aspirante scrittore che lotta per far sentire la propria voce e trovare ispirazione in una realtà intrisa di politica. Analogamente al mio film precedente, il tono è comico: non tanto per sminuire una situazione che è più difficile che mai, ma piuttosto per utilizzare gli spunti che l’iperbole comica può offrire. Come sosteneva Charlie Chaplin: “per ridere veramente, bisogna essere capaci di prendere il proprio dolore e giocare con esso”.

Salam, un affascinante trentenne palestinese che vive a Gerusalemme, lavora come stagista sul set della famosa soap opera palestinese Tel Aviv on Fire, prodotta a Ramallah. Ogni giorno, per raggiungere gli studi televisivi, Salam deve passare attraverso un rigido posto di blocco israeliano. Qui incontra il comandante incaricato del posto di blocco, Assi, il quale, per impressionare la moglie, fan accanita della soap, pretende di interferire nella sceneggiatura. Ma i produttori sono in disaccordo sul finale e a Salam servirà un colpo di genio per risolvere i suoi problemi.. La vicenda, quella di un aspirante sceneggiatore di una soap prodotta a Ramallah, ben si presta allo humour corrosivo che colpisce le caratteristiche di entrambe le tradizioni, quella palestinese e quella israeliana.

97 min

Genere: Commedia

Lingua: ARABO-ISRAEL./ sottot. in italiano

Età 12 consigl.

Regia: Sameh Zoabi

Critica Con Tel Aviv on Fire - dice il regista - ho deciso di scrivere una storia che trattasse apertamente il tema delle prospettive divergenti. Il personaggio centrale è un aspirante scrittore che lotta per far sentire la propria voce e trovare ispirazione in una realtà intrisa di politica. Analogamente al mio film precedente, il tono è comico: non tanto per sminuire una situazione che è più difficile che mai, ma piuttosto per utilizzare gli spunti che l’iperbole comica può offrire. Come sosteneva Charlie Chaplin: “per ridere veramente, bisogna essere capaci di prendere il proprio dolore e giocare con esso”.

Salam, un affascinante trentenne palestinese che vive a Gerusalemme, lavora come stagista sul set della famosa soap opera palestinese Tel Aviv on Fire, prodotta a Ramallah. Ogni giorno, per raggiungere gli studi televisivi, Salam deve passare attraverso un rigido posto di blocco israeliano. Qui incontra il comandante incaricato del posto di blocco, Assi, il quale, per impressionare la moglie, fan accanita della soap, pretende di interferire nella sceneggiatura. Ma i produttori sono in disaccordo sul finale e a Salam servirà un colpo di genio per risolvere i suoi problemi.. La vicenda, quella di un aspirante sceneggiatore di una soap prodotta a Ramallah, ben si presta allo humour corrosivo che colpisce le caratteristiche di entrambe le tradizioni, quella palestinese e quella israeliana.
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